1985. Regia di Mark L Lester, sceneggiatura di Steven de Souza (quello di 48h e Die Hard), protagonista Arnold Schwarzenegger, Vernon Wells, Alyssa Milano, Bill Duke, Den Hedaya. Colonna sonora di James Horner. Candidato ai Saturn Award nel 1986 per i migliori effetti speciali che perde però per colpa di Ritorno al futuro. Budget 10 milioni, incasso 58 milioni.
Trama: I cattivi rapiscono la figlia del colonnello John Matrix per costringerlo a commettere un omicidio politico, lui ha 11 ore per trovarli, ammazzarli e riprendersi sua figlia.
“… Commando è il primo atto ufficiale del cinema d’azione anni ’80, quello che canonizza il genere, stabilisce i ruoli e le caratteristiche chiave, mettendo un punto al cinema d’azione precedente per fondare una nuova era.”
Jackie Lang, su i400calci.com
Per la prima volta Schwarzenegger interpreta un persona normale, non è un semidio sceso in terra o un personaggio fantastico o un cyborg venuto dal futuro, ma è semplicemente un padre che si dedica a sua figlia dopo un lungo passato lontano da casa. Durante i titoli di testa mentre i cattivi ammazzano senza pietà, vediamo Arnold con Alyssa (nel film padre e figlia) che vivono felici e contenti nella natura incontaminata. Questo per far capire immediatamente quanto sono belli i buoni e quanto sono brutti i cattivi, con uno schema manicheo, bianco e nero, senza grigio, senza quei personaggi borderline anni ’70. Il protagonista d’azione ha un cuore buono e rappresenta il Bene. La vendetta e la giustizia personale coincidono con il bene comune.
Cose belle: Arnold che strappa via il sedile di un auto, che sdradica una cabina telofonica con dentro un uomo e la ribalta, che tiene sospeso un tizio sull’orlo di un burrone e infine che si carica un intera armeria addosso e va ad affrontare da solo tutto l’esercito nemico. Arnold che fa battute (indimenticabile: “La prego non disturbi il mio amico, è stanco morto”). La piccola esordiente, Alyssa Milano, futura protagonista della serie tv Streghe. La spalla di Arnold (Rae Dawn Chong) che sbraita in continuazione, protesta e si lamenta sottolineando quanto sia assurda l’esperienza che sta vivendo finchè a un certo punto anche lei prende il lanciarazzi e spara. Il piccolo e spiritoso David Patrick Kelly gia visto in I guerrieri della notte e in 48 ore. Il freddo e imponente Bill Duke che rivedremo insieme ad Arnold in Predator. Il generale Arius, interpretato dal sosia di Carlo Conti, Dan Hedaya. E infine Bennett, interpretato da Vernon Wells (già visto tra i cattivi di Mad Max 2) che nel scena finale, quando John lo invita a posare le armi per un combattimento corpo a corpo, raggiunge uno stato di pura estasi. Nuovo record mondiale (dell’epoca) di kill count, 87 morti ammazzati.
Cose brutte: Nessuna.
Una risposta su “Commando – Quando Arnold Schwarzenegger rese il cinema d’azione un genere autonomo e indipendente”
[…] Schwarzenegger interpreta una persona “normale” in Commando e si rende protagonista della dichiarazione d’indipendenza del genere d’azione e il 1985 diventerà l’anno zero, film d’azione avanti Commando (a.C.) e dopo Commando […]