2008. Regia di Prachya Pinkaew, con Yanin “Jeeja”. Coreografie di Panna Rittikrai.
Trama: una ragazzina autistica, abilissima nell’arte del Muay thai, deve recuperare i soldi per le cure mediche della madre malata
Cose belle: tante ma tante botte
Cose brutte: trama e personaggi molto poco empatici. Recuperare i soldi con la violenza, anche se per un nobile scopo, non è un comportamento tipico da “eroe d’azione”, anzi è più da villain.
2 risposte su “Chocolate – un film di botte thailandese senza Tony Jaa”
In realtà è un film molto più empatico di quello che si pensi. Basta guardare la ragazzina autistica. Lei viene trattata un po’ come un fenomeno da baraccone ma anche lei ha dei sentimenti ma fa fatica a dimostrarli. Ho empatizzato molto con lei, il suo è veramente un bel personaggio scritto bene. E soprattutto il fatto che la protagonista sia una ragazzina autistica è una novità non da poco. Se ti interessa, tempo fa ci scrissi una recensione: https://mymadreams.com/2018/10/10/chocolate-la-furia/
Si il personaggio in sé è fatto bene ed è anche assolutamente innovativo per il genere, ma a me non è piaciuto il contesto in cui è stato inserito. Il fatto è che nel film la protagonista viene usata come arma da attacco per recuperare soldi invece lavorando un po’ sulla trama la sua missione poteva essere semplicemente quella di difendere la mamma malata dai cattivi che tornavano dal passato per ucciderla. Resta comunque un film da non perdere!