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Anni '90

Police story 3

Dopo lo scarso successo del secondo capitolo Jackie Chan fa un passo indietro, anzi due, rinuncia alla regia che questa volta affida allo stuntman Stanley Tong, ma soprattutto si lascia accompagnare dalla straordinaria Michelle Yeoh, che già aveva incontrato sul set di Bambole e botte e che si era fatta notare come prima grande protagonista d’azione femminile in Yes, Madame del 1985. Il risultato è ottimo, la coppia Chan-Yeoh funziona benissimo (peccato sia stata la loro unica collaborazione), tanta azione comica con sparatorie, combattimenti e stunt spettacolari che sia Chan che Yeoh affrontano in prima persona, imperdibile la sequenza d’azione finale sul treno. Secondo Quentin Tarantino è un film “con i più grandi stunts mai realizzati”. Senza dubbio tra i 100 migliori film d’azione della storia.

1992. Cina. Regia di Stanley Tong, con Jackie Chan, Michelle Yeoh

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Anni '90

Speed – Keanu Reeves e Sandra Bullock su un autobus senza freni

Un classico del cinema thriller d’azione degli anni 90, super-incasso al botteghino. Secondo film d’azione per Sandra Bullock dopo Demolition Man del 1993 e anche per Keanu Reeves dopo il successo di Point Break. I personaggi sono abbastanza piatti, anche il cattivo di Dennis Hopper, però l’azione è costante e sempre viva. Sequel nel 1997, con la Bullock ma senza Reeves, flop al botteghino.

Di Jan De Bont, con Keanu Reeves, Sandra Bullock, Dennis Hopper, Joe Morton, Jeff Daniels. Budget 35 milioni, incasso 350 milioni.

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Anni '90

Predator 2

Sequel abbastanza deludente, l’azione viene spostata nel centro urbano di Los Angeles, non ho capito perchè la necessità di ambientare il film nel 1997, la Los Angeles del 1990 non era già abbastanza violenta? L’unico punto di forza il simpatico protagonista Danny Glover, che si impegna nel ruolo di superpoliziotto in numerose scene d’azione fino a un vero e proprio scontro finale corpo a corpo con il predator. Altri personaggi completamente inesistenti. Consigliato solo agli appassionati.

1990. Di Stephen Hopkins, con Danny Glover, Maria Conchita Alonso, Gary Busey, Bill Paxton, Adam Baldwin. Budget 25 milioni, incasso 50 milioni

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Anni '90

Mission: Impossible – Tom Cruise scende in campo

1996. Regia di Brian De Palma, con Tom Cruise, John Voight, Jean Reno, Ving Rhames. Budget 80 milioni, incasso 458 milioni. Musiche di Danny Elfman.

Tom Cruise, a 34 anni, decide che è il momento di entrare a gamba tesa nel mondo del cinema d’azione (ricordo che Top Gun non è un film d’azione), così insieme a Paula Wagner convince la Paramount a realizzare una versione cinematografica della serie tv Mission: Impossible (1966-1973) creata da Bruce Geller, da cui il famoso tema musicale composto al tempo da Lalo Shifrin. Incaricano Brian De Palma come regista, Danny Elfman per le musiche e ci buttano dentro anche Jean Reno e Ving Rhames (da poco usciti dal successo rispettivamente di Leon e Pulp Fiction). Il risultato è un record di incassi che dà il via a una lunga saga d’azione. Storica la scena dell’intrusione nella sede della CIA. Ottima la sequenza finale treno-aereo.

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Anni '90 Commenti brevi

The Eraser – Arnold affronta faccia a faccia un aereo in volo

1996. USA. Regia di Chuck Russell, con Arnold Schwarzenegger, James Caan e Vanessa L. Williams, James Coburn. Budget 100 milioni, incasso 242 milioni.

Trama: John Kruger deve proteggere una testimone dai cattivi

Da non perdere soprattutto per la famosa scena di Arnold che si butta da un aereo in volo per poi affrontarlo “faccia a faccia”. Una scena ovviamente girata quasi esclusivamente al computer, ma che ha richiesto comunque alcuni stunts “nel vuoto”, in caduta libera, fatti proprio da Schwarzenegger.

Cose belle: I superfucili EM. I simpatici mafiosi del sindacato. epica la scena di Arnold VS aereo in volo. La lotta contro il coccodrillo. James Caan. Il sorriso smagliante finale di James Coburn

Cose brutte: nessuna

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Anni '90

True Lies – “you’re fired”

1994. USA. Regia di James Cameron, con Arnold Schwarzenegger, Jamie Lee Curtis. Budget 100 milioni, incasso 379 milioni.

Trama: una gruppo terrorista vuole far esplodere bombe atomiche in America

Dopo il flop di Last action Hero, Schwarzenegger torna al successo, grazie ancora una volta a James Cameron, con una divertentissima commedia romantica raccontata con sparatorie, botte, inseguimenti, bombe atomiche e jet militari.

Cose belle: Strepitosa Jamie Lee Curtis, bellissima la scena del suo interrogatorio e indimenticabile il suo balletto sexy. Epico il primo piano di Arnold a cena. La scena finale con battuta di Arnold “You’re fired” (resa purtroppo in italiano con “saluta tutti”). divertente anche il personaggio di Simon (Bill Paxton) soprattutto per la voce italiana di Tonino Accolla. Comparsata di Charlton Heston.

Cose brutte: nessuna

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Anni '90

Last action hero – “Piacere Arnold Beckenbauer”

1993. USA. Regia di John McTiernan, con Arnold Schwarzenegger, Austin O’Brien, Charles Dance, Anthony Quinn, Tom Noonan, Robert Prosky, Frank McRae. budget 85 milioni di dollari, incasso 50 milioni.

Uno straordinario esperimento di metacinema, in cui Arnold interpreta se stesso e soprattutto la sua immagine, la sua maschera cinematografica.

Nonostante il capolavoro però il risultato è un grande flop al botteghino. Dopo anni e anni di superincassi (culminato con il record mondiale di Terminator 2) Arnold si trova per la prima volta nella sua carriera di fronte a un flop, il film con un budget di 85 milioni ne guadagna solo 50, tanto che Arnold, incredulo, se la prende addirittura con il neo-presidente Clinton che personificava la fine del reaganismo (ovvero quell’era in cui gli eroi del cinema d’azione venivano osannati nei discorsi alla nazione).

In realtà si trattava di un semplice incidente di percorso visto che non ha segnato nè la fine della carriera di Arnold (vedi True Lies nel ’94) nè tantomeno la fine del cinema d’azione.

Una plausibile spiegazione al flop commerciale può essere stata invece l’infelice scelta di far uscire il film in contemporanea con Jurassic Park, chi vuoi che preferisca i dinosauri a Arnold Schwarzenegger? Tutto il mondo.

Cose belle: Un film pieno di sparatorie e inseguimenti esagerati ma anche momenti più seri (nella vita reale possono vincere i cattivi). Bravissimo il cattivo Charles Dance. Scena introduttiva con comparsata di Tina Turner. Franco Columbu come produttore esecutivo di Jack Slater IV. Stallone protagonista di Terminator 2. La centrale di polizia con Robert Patrick, Kim Basinger e il gatto poliziotto (voce originale di Danny deVito) e primo fra tutti Frank McRae come capo della polizia (parodia di se stesso in 48 ore). Ian McKellen che fa la Morte. Epico il remake di Amleto “Essere o non essere, non essere.” Oserei dire il film d’azione più “comico” di Schwarzenegger, forse secondo solo a True Lies.

Cose brutte: pecca un po’ nel finale, perchè alla fine un film parodia del genere d’azione si conclude proprio come un classico film d’azione.

*Chi è Franco Columbu? culturista e grande amico di Schwarzenegger, comparso in ruoli minori in Conan il barbaro e Terminator. Di origini italiane, è morto lo scorso agosto proprio in Sardegna. Protagonista di uno dei miei film trash preferiti “un poliziotto sull’isola”.

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Anni '90 Commenti brevi

Terminator 2 – Hasta la vista, Baby

1991. Regia di james Cameron, con Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Robert Patrick, Edward Furlong. Budget 100 milioni, incasso 520 milioni.

James Cameron riesce letteralmente a realizzare il suo sogno, nel 1984 aveva dovuto rinunciare al cattivo di metallo liquido perché ancora impossibile da mettere in scena, per cui aveva riadattato la sua idea in attesa di nuovi sviluppi della scienza e della tecnica. Nel 1991 con un budget record di 100 milioni di dollari (per la gran parte necessari per gli effetti speciali diretti da Stan Winston) realizza quello che senza dubbio è uno dei più importanti film d’azione della storia, con un successo di critica e pubblico, premiato con 4 premi Oscar e un incasso di oltre 500 milioni di dollari che al tempo era secondo solo a Star Wars del ’77 e E.T. del 1982.

Le scelte vincenti sono tante, oltre ai nuovissimi e spettacolari effetti speciali soprattutto per il cyborg di metallo liquido, Cameron riesce anche a raccontare una storia emozionante. Il piccolo John più che salvare il mondo cerca in realtà di ricostruire una famiglia che non ha mai avuto, identifica il T-800 come suo padre e gli ordina di aiutarlo a salvare la mamma richiusa in ospedale. Linda Hamilton è completamente trasformata rispetto al primo film, Sarah Connor è una delle primissime donne d’azione della storia occidentale (seconda solo a Nikita), la prima mamma che salva il mondo. Ribaltato anche lo schema del cattivo grande e grosso con un ottimo Robert Patrick che interpreta un piccolo ma letale Terminator mentre il nostro mastodontico Schwarzenegger diventa il buono e ora ha molto più spazio per farsi conoscere e soprattutto ha molte più battute del 1984, oltre alla famosissima “I’ll be back” diventa indimenticabile “Hasta la vista baby”. Ottime anche le musiche da Bad to the bone di George Thorogood a You could be mine dei Guns and Roses.

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Anni '90 Commenti brevi

Demolition Man – Ci vuole un pazzo per beccare un pazzo

1993. Regia di Marco Brambilla e con Sylvester Stallone, Wesley Snipes, Sandra Bullock, Bob Gunton. Budget 60 milioni, incassso 160 milioni.

Trama: il poliziotto John Spartan viene risvegliato dall’ibernazione nel 2032 per fermare il supercriminale Simon Phoenix

Regia di Marco Brambilla, un tizio nato a Milano, poi trasferitosi in America, che a tutt’oggi ha sul suo curriculum da regista solo questo capolavoro e Una ragazza sfrenata con Benicio Del Toro, Alicia Silverstone, e Christopher Walken.

Insieme a Dredd – La legge sono io questo film rappresenta l’apice della carriera d’azione di Stallone che secondo me è stato molto più bravo negli anni ‘90 che ‘80 (escludendo ovviamente Rambo).

Cose belle: stallone che grida mentre corre mentre dietro di lui esplode tutto. Le tre conchigliette. Wesley Snipes biondo che mena un sacco di botte.

Cose brutte: nessuna.

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Anni '90 Commenti brevi

Rush Hour – quando Jackie Chan diventa famoso in tutto il mondo

1998. Regia di Brett Ratner e con Jackie Chan e Chris Tucker. Budget 34 milioni, incasso 245 milioni.

Trama: i detective Lee e Carter contro un organizzazione crimale internazionale che contrabbanda antichi manufatti cinesi.

Dopo Terremoto nel Bronx Jackie Chan alza l’asticella, non solo farsi amare dagli americani ma anche mischiarsi con loro. Ecco quindi Rush Hour, in cui Jackie fa coppia con un poliziotto afroamericano tutto chiacchiere e sparatorie interpretato da Chris Tucker (in quel periodo identificato addirittura come il nuovo Eddie Murphy).

Cose belle: tanti situazioni comiche e combattimenti divertente (la rissa nel bar e la scena finale in cui jackie mena i cattivi mentre cerca di non rompere i vasi cinesi).

Cose brutte: poche acrobazie folli da parte di Jackie.

Due sequel, nel 2001 e nel 2007, e pare che ci sarà anche un quarto capitolo. I sequel sono effettivamente molto più carichi di acrobazie e combattimenti rispetto al primo, evidentemente la produzione, visto il successo, ha lasciato sempre più libertà a Jackie.

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Anni '90 Commenti brevi

Terremoto nel Bronx – il primo grande successo americano di Jackie Chan

1994. Regia di Stanley Tong, con Jackie Chan. Budget 7 milioni, incasso 76 milioni.

Trama: Chan si trova alle prese con una banda di gangster che vogliono recuperare una partita di diamanti.

Terremoto nel Bronx è il film che finalmente porta il vero Jackie Chan in America. Non quello di Chi tocca il giallo muore o The Protector ma il Chan originale, quello di Police Story, con tutte le sue acrobazie e la sua azione comica.

Regia di Stanley Tong che ha già diretto Jackie nel 1992 in Police Story 3 e lo dirigerà di nuovo in Police Story 4 e in diversi altri film.

Terremoto nel Bronx va ricordato oltre che come primo grande successo americano di Jackie anche per -l’inseguimento per le strade di New York con un hovercraft– e per il famoso -salto da un palazzo all’altro- realizzato ovviamente senza trucco e senza inganno da Jackie stesso e testato anche dal regista-stuntman Tong.

Cose belle: combattimenti fra flipper, carrelli e frigoriferi, un hovercraft per le strade di New York, il salto spettacolare da un palazzo all’altro realizzato ovviamente dal vivo da Jackie Chan. Metà del film, comprese le scene d’azione finali, Jackie l’ha girato con un caviglia ingessata che nascondeva indossando una calza con sopra disegnata la scarpa.

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Anni '90 Commenti brevi

Atto di Forza – l’operaio Arnold libera i popoli marziani dalla schiavitù

1990. Regia di Paul Verhoeven, con Arnold Schwarzenegger e Sharon Stone. Prodotto da Mario Kassar e Andrew Vajna. Musiche di Jerry Goldsmith. Tratto dal racconto di Philip Dick “Ricordiamo per voi”. Budget 60 milioni, incasso 260 milioni. Premio Oscar miglior effetti speciali 1991.

Trama: Nel 2084, la Total Rekall vende “ricordi” da innestare direttamente nella tua mente e che sembreranno veri in tutto e per tutto, Doug Quaid decide di provare il pacchetto “viaggio su Marte” ma qualcosa va storto e si ritrova a combattere per la salvezza del pianeta rosso.

Prodotto dalla Carolco di Mario Kassar e Andrew Vajna (quelli di Rambo, Terminator 2 e vari altri), siamo nel pieno del grande decennio di successo di Arnold Schwarzenegger, dal ’84 al ’94, dal primo Terminator a True Lies, e Atto di Forza è un capolavoro imperdibile, un classico del cinema di fantascienza e d’azione, spesso citato come il migliore della carriera di Arnold.

Il regista olondese Paul Verhoeven, ispirandosi al racconto di Philip Dick (non l’ho letto ma mi si dice ci siano parecchie differenze), ripropone una storia di fantascienza violenta e distopica inserendo come protagonista quello Schwarzenegger che qualche anno prima aveva esplicitamente rifiutato per il film RoboCop, suo altro grande successo.

Cose belle: Le musiche di Jerry Goldsmith (lo stesso di Rambo). Il controllo con raggi x nella metro. Il Johnny Cab. Il beeper che si estrae dal naso. Sharon Stone. La leggendaria donna con tre tette. La cabarettista Priscilla Allen passata alla storia come il cyber-donna-abito con dentro Schwarzenegger.

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Anni '90 Commenti brevi

Men In Black – “Mai visto lo zucchero fare così”

1997. Regia di Barry Sonnenfeld e con Tommy Lee Jones, Will Smith e Vincent D’Onofrio. Produttore esecutivo Steven Spielberg. Musiche di Danny Elfman e lo stesso Will Smith. Budget 90 milioni, incasso 590 milioni.

Trama: l’agente K dei Men in Black arruola il giovane agente J mentre uno scarafaggio gigante invade la terra.

Divertentissima commedia d’azione, Regia di Barry Sonnenfeld già autore di La famiglia Adams (1991) e Get Shorty (1995).

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Anni '90 Commenti brevi

Nikita – La prima donna d’azione d’occidente

1990. Regia e sceneggiatura di Luc Besson. Protagonista Anne Parillaud, Tchéky Karyo, Jean Reno e Jeanne Moreau. Trama: la tossicomane pluriassassina Nikita viene trasformata in killer professionista dal governo francese

Forte del successo di Le Grand bleu, film biografico/drammatico del 1988, Luc Besson cambia genere e scrive un thriller d’azione con una protagonista femminile, Nikita (nome ispirato dall’omonima canzone di Elton John).

E’ sicuramente il miglior film di Luc Besson, insieme a Leon, ed è importante anche perchè introduce nel mondo del cinema d’azione una protagonista femminile. Difficile trovarne altre prima di lei: Pam Grier? si ma non erano d’azione, erano film d’exploitation; Linda Hamilton in Terminator? Quella del ’92 sicuramente si ma quella dell’84 no; Sigourney Weaver in Alien? si però anche quello non è d’azione ma horror. Mi viengono in mente soltanto Michelle Yeoh e Cynthia Rothrock che già nel 1985 erano protagonista d’azione in Yes, Madam, ma se restiamo nel mondo occidentale Nikita è senza dubbio la prima.

Cose belle: La scena iniziale. Le musiche. La sparatoria al ristorante con il salto finale nel tubo di scarico rifuti. Divertente la scena del primo appuntamento (“Ti posso raccontare una cosa che mi è successa oggi?” “No.”).

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Anni '90 Commenti brevi

Due nel mirino – Mel Gibson inseguito da David Carradine e Bill Duke

1990. Regia di John Badham e con Mel Gibson, Goldie Hawn, David Carradine e Bill Duke. Prodotto da Rob Cohen, musiche di Hans Zimmer. Budget 20 milioni, incasso 138 milioni.

Marianne e Rick (Hawn e Gibson) devono scappare dai cattivi (Carradine e Duke) che vogliono ucciderli per vendetta.