1987. USA. Regia di Buddy Van Horn, con Clint Eastwood, Liam Neeson, Jim Carrey. Musiche di Lalo Shifrin. Budget 31 milioni, incasso 38 milioni.
Trama: Harry deve catturare un serial killer psicopatico che ammazza da un elenco di nomi
Ultimo capitolo del leggendario ispettore Harry Callaghan, oltre a Liam Neeson che in realtà non si fa notare più di tanto, questo film lo ricordo come film d’esordio di Jim Carrey (anche se non è il proprio il suo primo). Lo si riconosce subito nella scena del videoclip musicale con welcome to the jungle, per le sue movenze e espressioni facciali.
Cose belle: le solite sparatorie contro criminali vari che si vogliono vendicare di Harry. La sparatoria nell’ascensore. Harry lancia la telecamera dei giornalisti. Jim Carrey. La scena finale.
2012. Regia di Olivier Megaton. Scritto da Luc Besson e Robert Mark Kamen, prodotto da Luc Besson, con Liam Neeson, Maggie Grace, Famke Janssen, Rade Šerbedžija. Budget 45 milioni, incasso 376 milioni.
Trama: La vendetta degli albanesi di Tropoje.
Avete mai immaginato un sequel di Commando? I parenti del generale Arius o un figlio segreto di Bennett che si vendicano della strage compiuta da John Matrix. Negli anni ’80 nessuno sentì il bisogno di fare un sequel di Commando, il cinema d’azione era appena esploso e Hollywood sfornava nuovi film d’azione con nuove star d’azione praticamente ogni mese. Invece negli anni 2000 la situazione è diversa, il classico cinema d’azione è ormai tramontato e ora Hollywood ogni mese sforna film di supereroi. Luc Besson aveva lanciato il primo S.O.S. dall’Europa già con il primo Taken nel 2008 ma i soccorsi tardavano ad arrivare. L’unico che aveva ricevuto e compreso il messaggio è stato Stallone che ha cercato di riavviare il sistema con I Mercenari nel 2010, ma il Marvel Cinematic Universe fa incassi stratosferici e quindi Hollywood continua a produrre ogni mese film di supereroi. Dunque Luc Besson sente la necessità di mandare un secondo segnale, Taken 2 – la vendetta.
Cose belle: Maggie Grace, in bikini e camicetta, che lancia granate per le strade di Istanbul per far capire al padre dove si trova. L’inseguimento automobilistico che si conclude con l’irruzione nell’ambasciata americana (che comunque non sta a Istanbul ma ad Ankara). Il combattimento finale.
Cose brutte: troppo miele. Kim con il fidanzatino. Kim che prova a far rinnamorare i genitori. Lenny che litiga con il marito e ricasca tra le braccia di Bryan.
2008. Regia di Pierre Morel. Scritto da Luc Besson e Robert mark Kamen, prodotto da Luc Besson e con Liam Neeson, Maggie Grace, Famke Janssen e Xander Barkeley. Budget 22 milioni, incasso 228 milioni.
Brian Mills ha 96 ore per trovare e salvare sua figlia rapita dalla mafia albanese a Parigi.
Non so chi siete, nè che cosa volete, se cercate un riscatto sappiate che non pessiedo denaro, però io possiedo delle capacità molto particolari, che ho acquisito durante la mia lunga carriera, che fanno di me un incubo per gente come voi. Se lasciate andare mia figlia, la storia finisce qui. Non verrò a cercarvi, non vi darò la caccia. Ma se non lo farete, io vi cercherò, vi troverò e vi ucciderò.
Bryan Mills
Se Commando segna la nascita del cinema d’azione hollywodiano, Io vi troverò ne segna la ri-nascita.
Il messaggio di Luc Besson per gli americani è molto chiaro: investite sugli stuntmen (non sui computer), e soprattutto non preoccupatevi di sembrare vecchi.
Non a caso questo film arriva in un periodo in cui i vecchi big d’azione si stanno ritirando dalle scene perchè ormai over 50 e Hollywood investe tutto sulla nuovissima Computer Grafica (e quindi film di supereroi).
Il messaggio Besson l’aveva mandato già diverse volte, con The Transporter (2002) e Banlieue 13 (2004), ma gli americani facevano finta di non sentire così Besson nel 2008 cerca di parlargli in modo più semplice possibile e realizza un film di produzione francese ma in tutto e per tutto americano. Lingua originale in inglese, cast americano (Liam Neeson è irlandese in realtà ma è molto conosciuto e apprezzato in America soprattutto per il ruolo da protagonista in Shindler’s List di Spielberg), i buoni sono gli americani e i cattivi sono non americani. Oltre a questo c’è da considerare che Liam Neeson nel 2008 aveva 56 anni, soltanto qualche anno più giovani di tutti quei big che già erano in pensione.
Questa volta il messaggio arriva. E Hoolywood anche se non la smette con i film al computer dei supereroi (anzi aumenta la produzione), ricomincia a finanziare il classico stuntmen-action e ricomincia prorio con una bella rimpatriata di vecchie glorie in I Mercenari (2010) per poi raggiungere l’apice con John Wick (2014).
Cose belle: La scena della telefonata che ormai fa parte della storia del cinema. Liam Neeson che ammazza mezza Parigi. Marco da Tropoia lasciato attaccato alla corrente. Il massacro finale sullo yacht. Maggie Grace già protagonista della serie-tv Lost. Famke Janssen, la fidanzata di Wolverine in X-Men. Xander Berkeley, attore molto bravo ma relegato ad un ruolo troppo inutile.
Se il primo Taken è stato un film simbolicamente molto importante, i due sequel sono soltanto due sequel. Il secondo capitolo ha mantenuto una trama elementare di vendetta, invece in questo terzo film, Besson e Kamer, hanno elaborato un astuto (e troppo contorto) complotto messo in atto ai danni del nostro amato Neeson. Ottime le scene d’azione tra combattimenti e inseguimenti contromano in autostrada. Scena finale epica (come fermare un aereo con una porsche). Consigliato solo agli appassionati.
2015. Regia di Oliver Megaton. Scritto da Luc Besson e Robert Mark Kaman. Prodotto da Luc Besson. Con Liam Neeson, Maggie Grace, Famke Janssen, Forest Withaker, Dougray Scott. Budget 48 milioni, incasso 326 milioni.