1999, diretto da Peter Hyams e con Arnold Schwarzenegger, Robin Tunney, Gabriel Byrne, Rod Steiger, Kevin Pollak, Udo Kier. Budget 100 milioni, incasso 212.
Satana (Gabriel Byrne) vuole festeggiare l’arrivo del nuovo millennio generando l’anticristo, ma l’ex-poliziotto Jericho (Schwarzenegger) si mette in mezzo.
Avete presente L’Avvocato del diavolo? Quel film, del ’97 di Taylor Hackford e con protagonsita Keanu Reeves, Al Pacino e Charlize Theron, End of Days è la versione action di quel film. Perchè combattere il diavolo con la dialettica e la fede, quando puoi prenderlo direttamente a cazzotti? Arnold Schwarzenegger in questo film è Keanu Reeves con i muscoli, Gabriel Byrne è Al Pacino con i superpoteri e Robin Tunney è la femmina di turno, bella ma ovviamente meno bella di Charlize Theron.
Il bellissimo dialogo finale tra Al Pacino e Keanu Reeves de L’Avvocato del Diavolo viene riproposto in End of Days quando Satana si presenta a casa di Arnold per cercare di convicerlo a fare del male argomentando che Satana si preoccupa degli uomini mentre Dio se ne frega e ritirando fuori il tema del libero arbitrio, il diavolo ti tenta ma non ti costringe a fare del male. La conversazione si conclude con Arnold che gli dà un sacco di botte.
Cose belle: Schwarzenegger che prende a pugni Satana, lo accoltella, gli spara, lo fa esplodere. Bellissima la scena iniziale con Shwarzy appeso a un elicottero. Robin Tunney. Udo Kier che fa sempre simpatia. Rod Steiger (quello di Giù La Testa) che fa il prete buono. I preti-assassini che quando si tratta di combattere il diavolo non si fanno scurpoli.
Cose brutte: Per trasformare L’avvocato del diavolo in un film d’azione, la trama è la prima cosa che viene distrutta, per cui nulla ha senso, il 1999 è un 666 rovesciato e il diavolo ha la possibilità di concepire l’anticristo solo tra le 23 e la mezzanotte dell’ultimo dell’anno, orario di New York.