Keanu Reeves ha la sua crisi di mezza età e decide che deve (ri)fare film di botte, ma di botte serie. Così nel 2013 ci prova come protagonista di 47 Ronin e come regista di Man of Tai Chi, ma senza successo, poi si imbatte in una promettente sceneggiatura scritta da Derek Kolstad, chiama Chad Stahelski e David Leitch che erano gli stunt-man con cui aveva lavorato per Matrix e li convince non solo a dirigere le scene d’azione ma a proporsi proprio come registi. Il progetto parte e il risultato è un nuovo tipo di film d’azione, completamente gestito da stunt-man, che segna la nascita di uno nuovo cinema d’azione hollywoodiano, una dura risposta ai film di supereroi dove domina la computer grafica. Anche il solito montaggio super adrenalinico delle scene d’azione viene sostituito da coreografie in piani sequenza che mettono al centro le performance degli attori (è scontato che Reeves in questo film non ha stuntman)
Il team di stunt-men non fa solo azione, ma riesce anche a coinvolgere con una misteriosa e affascinante ambientazione che ruota attorno al Continental e le sue regole. Le fonti di inspirazione vengono dal noir, vedi The Killer di John Woo 1987 e il Frank Costello di Jean Pierre Melville del 1967, per cui il tema centrale è quello dell’uomo solo e della sua vendetta ma con il tocco di classe: tutto inizia per colpa di un piccolo cagnolino assassinato e una macchina rubata.
Nel cast anche l’ottimo Willem Dafoe e Ian Mcshane, e ben fatto anche il cattivo Nyqvist. Divertente comparsata del leggendario David Patrick Kelly (vedi Commando).
Senza dubbio tra i 100 migliori film d’azione della storia.
2014. Regia di Chad Stahelski e David Leitch, con Keanu Reeves, Willem Dafoe, Ian Mcshane, Michael Nyqvist, Adrianne Palicki, Lance Reddick. Incasso 89 milioni di dollari, budget di 30 milioni.